FTSE MIB : Cos’è è e come funziona l’indice della Borsa di Milano

Il FTSE MIB rappresenta l’indice principale del mercato azionario italiano e comprende 40 società con la maggiore capitalizzazione del paese. Prima di esplorare in dettaglio l’indice FTSE MIB e le aziende che lo compongono, è importante comprendere il concetto di un indice di Borsa.

Un indice di Borsa può essere considerato come un portafoglio di azioni. Ogni indice può contenere un numero variabile di titoli, da poche decine a centinaia. Il valore di un indice è determinato dalla media dell’andamento dei titoli che lo compongono. Tuttavia, questa media non è calcolata in modo tradizionale, ma è una media ponderata. Ciò significa che le azioni con una maggiore capitalizzazione hanno un peso maggiore sull’andamento complessivo dell’indice.

Iniziamo da una tabella riepilogativa sul FTSE MIB:

📊 Tipologia: Indice di Borsa
📈 Composizione:
40 società italiane quotate in Borsa
📋 Chi può investire?
Chiunque
⚙️ Fondazione
2009
💸 Valore
Oltre 27.000 punti
🖥️ Come investire
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FTSE MIB cos’è?

Il FTSE MIB, noto come “Financial Times Stock Exchange Milano Indice di Borsa”, rappresenta il principale punto di riferimento per il mercato azionario italiano e comprende le 40 società italiane con la maggiore capitalizzazione quotate sulla Borsa Italiana nei mercati MTA o MIV. Viene considerato anche uno dei principali indici di borsa mondiali.

L’elenco delle società incluse nell’indice è soggetto a continui cambiamenti, poiché i suoi componenti possono variare in base alla capitalizzazione e alla liquidità delle società. Come per tutti gli indici, il valore del FTSE MIB è calcolato prendendo in considerazione la media ponderata delle azioni incluse nell’indice, tenendo conto della capitalizzazione di mercato dei singoli componenti, regolata da un fattore variabile: i componenti di maggiore importanza hanno un peso percentuale più elevato, mentre quelli di minori dimensioni hanno un impatto minore sull’andamento complessivo dell’indice. Tuttavia, nessuna singola azione può incidere per più del 15% sull’indice complessivo.

Sebbene l’indice FTSE MIB sia stato lanciato il 1° giugno 2009, sostituendo l’indice S&P/MIB, la data di partenza utilizzata per il calcolo dell’indice risale al 31 dicembre 1997, con un valore di 24.401,54 punti.

Questo indice di Borsa si basa sulle quotazioni di 40 grandi aziende appartenenti ai principali settori dell’economia italiana e rappresenta circa l’80% della capitalizzazione totale del mercato azionario italiano. Sebbene esistano altri indici di borsa italiani, è proprio il FTSE MIB a fornire un’indicazione fondamentale sulle performance dell’economia del nostro paese.

Tenete presente che il FTSE MIB è un indice di prezzo e quindi non tiene conto degli eventuali dividendi o redditi periodici distribuiti dalle 40 società che lo compongono.

Come investire sul FTSE MIB

Esistono diverse modalità di investimento nel FTSE MIB, ciascuna con le proprie caratteristiche:

  1. Una prima opzione è quella di creare un portafoglio acquistando direttamente le azioni delle società che compongono l’indice italiano. Tuttavia, bisogna tenere presente che la ponderazione delle azioni all’interno dell’indice viene aggiornata frequentemente, rendendo difficile replicarne esattamente la composizione. Questo approccio richiede una gestione attiva e un’analisi continua delle variazioni nel paniere.
  2. Un’altra possibilità è investire attraverso gli Exchange Traded Fund (ETF), che replicano passivamente l’andamento del FTSE MIB. Gli ETF offrono diversi vantaggi, come costi generalmente contenuti, facilità di accesso al mercato e la possibilità di diversificare il portafoglio.
  3. I Contract for Difference (CFD), invece, sono prodotti derivati che consentono di ottenere l’esposizione all’andamento del FTSE MIB senza possedere fisicamente le azioni. I CFD permettono di tracciare l’indice e investire in un unico strumento. 

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Investire sul FTSE MIB conviene?

Ovviamente non possiamo rispondere a questa domanda in maniera specifica, perché implica una strategia di trading che non può essere oggettiva e imparziale.

Possiamo però sottolineare che la convenienza di un investimento sul FTSE MIB dipende da diversi fattori, tra cui gli obiettivi, la tolleranza al rischio e la conoscenza del mercato azionario italiano. Ecco alcuni punti da considerare:

  1. Diversificazione: Investire nel Financial Times Stock Exchange MIB consente di ottenere una diversificazione all’interno del mercato azionario italiano, in quanto rappresenta una vasta gamma di settori economici. Questa diversificazione può contribuire a ridurre il rischio specifico legato a singole società.
  2. Performance storica: È importante analizzare l’andamento storico dell’indice per valutare la sua performance nel tempo. Tuttavia, le performance passate non sono indicative delle performance future, e gli investimenti azionari sono soggetti a fluttuazioni di prezzo e rischi di perdita.
  3. Rischio di mercato: Come ogni investimento azionario, investire nel Financial Times Stock Exchange MIB comporta un certo grado di rischio di mercato. Le fluttuazioni dei prezzi delle azioni possono essere influenzate da fattori come le condizioni economiche, politiche e globali. 
  4. Obiettivi di investimento: La convenienza di investire nell’indice della Borsa di Milano dipende anche dagli obiettivi di investimento del trader. Se si mira a una crescita a lungo termine, l’investimento in azioni potrebbe offrire opportunità di apprezzamento del capitale nel tempo. Tuttavia, se si è alla ricerca di rendimenti più stabili o si ha una bassa tolleranza al rischio, ci sono sicuramente indici di Borsa più “performanti”.

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Come si calcola il FTSE MIB?

L’indice della Borsa Italiana è calcolato utilizzando un metodo di ponderazione basato sulla capitalizzazione di mercato delle società che lo compongono. La capitalizzazione di mercato rappresenta il valore di mercato totale di una società ed è calcolata moltiplicando il prezzo di mercato delle sue azioni per il numero totale di azioni in circolazione.

Nel caso del FTSE MIB, la ponderazione di ciascuna azione è determinata in base alla sua capitalizzazione di mercato rispetto alla capitalizzazione di mercato totale dell’indice. Ciò significa che le aziende di maggiori dimensioni, con una capitalizzazione di mercato più elevata, avranno un peso maggiore nell’indice rispetto alle società di dimensioni più ridotte.

L’obiettivo di utilizzare una ponderazione basata sulla capitalizzazione di mercato è quello di rappresentare l’andamento complessivo del mercato azionario italiano in modo proporzionale alla dimensione delle aziende quotate. Ciò significa che le variazioni di prezzo delle società moto ben capitalizzate avranno un impatto maggiore sull’andamento del Financial Times Stock Exchange MIB rispetto alle società di dimensioni più piccole.

Ovviamente la ponderazione delle azioni all’interno dell’indice può cambiare nel tempo, poiché la capitalizzazione di mercato delle società varia in base all’andamento dei prezzi delle azioni e ad altre dinamiche di mercato. Pertanto, l’indice viene aggiornato periodicamente per riflettere tali variazioni e garantire una rappresentazione accurata del mercato azionario italiano.

FTSE MIB composizione

  1. A2A (Ticker: A2A, ISIN: IT0001233417)
  2. Amplifon SpA (Ticker: AMP, ISIN: IT0004056880)
  3. Assicurazioni Generali (Ticker: G, ISIN: IT0000062072)
  4. Azimut (Ticker: AZM, ISIN: IT0000075140)
  5. Banca Generali (Ticker: BGN, ISIN: IT0001469379)
  6. Banca Mediolanum (Ticker: BMED, ISIN: IT0003242622)
  7. Banco Bpm (Ticker: BAMI, ISIN: IT0005218380)
  8. BCA MPS (Ticker: BMPS, ISIN: IT0000089167)
  9. Bper Banca (Ticker: BPE, ISIN: IT0000066123)
  10. Campari (Ticker: CPR, ISIN: IT0005252207)
  11. CNH Industrial NV (Ticker: CNHI, ISIN: NL0010545661)
  12. DiaSorin (Ticker: DIA, ISIN: IT0003492391)
  13. Enel (Ticker: ENEL, ISIN: IT0003128367)
  14. Eni SpA (Ticker: ENI, ISIN: IT0003132476)
  15. ERG SpA (Ticker: ERG, ISIN: IT0001157020)
  16. Ferrari NV (Ticker: RACE, ISIN: NL0011585146)
  17. FinecoBank (Ticker: FBK, ISIN: IT0000072170)
  18. Hera SpA (Ticker: HER, ISIN: IT0004064900)
  19. Interpump Group (Ticker: IP, ISIN: IT0000072618)
  20. Intesa Sanpaolo (Ticker: ISP, ISIN: IT0000072618)
  21. Inwit (Ticker: INW, ISIN: IT0005090300)
  22. Italgas (Ticker: IG, ISIN: IT0005239360)
  23. Iveco NV (Ticker: CNHI, ISIN: NL0011585146)
  24. Leonardo (Ticker: LDO, ISIN: IT0003856405)
  25. Mediobanca (Ticker: MB, ISIN: IT0000062957)
  26. Moncler SpA (Ticker: MONC, ISIN: IT0004965148)
  27. Nexi (Ticker: NEXI, ISIN: IT0005252850)
  28. Pirelli & C (Ticker: PIRC, ISIN: IT0005278238)
  29. Poste Italiane (Ticker: PST, ISIN: IT0003796171)
  30. Prysmian (Ticker: PRY, ISIN: IT0004176001)
  31. Recordati (Ticker: REC, ISIN: IT0003828271)
  32. Saipem (Ticker: SPM, ISIN: IT0005252140)
  33. Snam Rete (Ticker: SRG, ISIN: IT0003153415)
  34. Stellantis NV (Ticker: STLA, ISIN: NL00150001Q9)
  35. STMicro (Ticker: STM, ISIN: NL0000226223)
  36. Telecom Italia (Ticker: TIT, ISIN: IT0003497168)
  37. Tenaris (Ticker: TEN, ISIN: LU0156801721)
  38. Terna (Ticker: TRN, ISIN: IT0003242622)
  39. UniCredit (Ticker: UCG, ISIN: IT0005239360)
  40. Unipol Gruppo (Ticker: UNI, ISIN: IT0004810054)

FTSE MIB e altri indici italiani

Nella Borsa di Milano, sono presenti diversi altri indici oltre al FTSE MIB. Come per tutti gli indici della serie FTSE Italia, anche la composizione del MIB viene revisionata trimestralmente nei mesi di marzo, giugno, settembre e dicembre, tenendo conto della capitalizzazione, della diversificazione e della liquidità dei componenti.

Tra questi indici, troviamo:

  • Il FTSE Italia MIB Dividend, che rappresenta il valore cumulato dei dividendi lordi annunciati e pagati da tutte le società incluse nel FTSE MIB.
  • Il FTSE Italia All Shares, che raggruppa tutte le società del FTSE MIB insieme a due indici minori: il FTSE Italia MIB Cap e il FTSE Italia Small Cap.
  • Il FTSE Italia Small Cap segnala l’andamento delle azioni di tutte le aziende che non fanno parte del FTSE MIB e del FTSE Italia MIB Cap, considerando i valori di capitalizzazione.
  • Il FTSE Italia MIB Cap, invece, include le 60 azioni più liquide e capitalizzate quotate sui mercati MTA e MIV che non sono incluse nel FTSE MIB.
  • Il FTSE Italia Star, che comprende i titoli delle medie imprese del settore STAR, con una capitalizzazione tra i 40 milioni e 1 miliardo di euro.

Indici di borsa

FTSE MIB

Conclusioni

Il FTSE MIB rappresenta il principale indice di mercato azionario italiano e svolge un ruolo cruciale nel monitorare l’andamento delle società quotate sulla Borsa di Milano. Essendo composto dalle 40 società italiane a maggiore capitalizzazione, offre un’importante indicazione sulla performance dell’economia del nostro paese nel suo complesso.

Il metodo di calcolo basato sulla ponderazione della capitalizzazione di mercato permette di riflettere l’importanza delle aziende di maggiori dimensioni nell’indice. Si può investire nel FTSE MIB in diverse modalità, tra cui l’acquisto diretto di azioni, l’utilizzo di ETF o l’uso di prodotti derivati come i CFD. Tuttavia, è sempre consigliabile fare una valutazione accurata dei rischi e fare pratica in Demo, prima di mettere a rischio i vostri soldi. 

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FAQ

Cos’è il FTSE MIB?

Il Financial Times Stock Exchange MIB è il principale indice di mercato azionario italiano. Esso rappresenta le 40 società italiane a maggiore capitalizzazione quotate nei mercati MTA o MIV della Borsa Italiana.

Qual è il metodo di calcolo del FTSE MIB?

Il FTSE MIB viene calcolato utilizzando un metodo di ponderazione basato sulla capitalizzazione di mercato delle società componenti l’indice. Le aziende di maggiori dimensioni hanno un peso maggiore rispetto a quelle di dimensioni più ridotte.

Qual è l’importanza del FTSE MIB?

Il Financial Times Stock Exchange MIB è considerato un indicatore chiave per la performance dell’economia italiana. Esso rappresenta circa l’80% della capitalizzazione di mercato totale del mercato azionario italiano e include società di vari settori economici.

Come posso investire nel FTSE MIB?

È possibile acquistare direttamente le azioni delle società che lo compongono, negoziare ETF che replicano l’andamento dell’indice o utilizzare prodotti derivati come i CFD.

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