Quali sono i Principali Indici Mondiali?

Nel panorama economico globale, i principali indici mondiali svolgono un ruolo fondamentale nell’analisi delle prestazioni delle nazioni e nell’orientamento degli investimenti. Questi asset forniscono una panoramica chiara delle condizioni economiche, finanziarie e sociali di un paese, consentendo agli investitori, ai policy maker e agli osservatori internazionali di valutare la sua posizione relativa sulla scena globale.

In questo articolo vedremo quali sono i principali indici di borsa mondiali e come investire in essi. Iniziamo subito!

Quali sono i principali indici di borsa mondiali?

🎯 INDICE 📌 PAESE
Dow Jones USA
FTSE 100 Regno Unito
Nasdaq USA
Ibex 35 Spagna
Ftse Mib Italia
Hang Seng Cina
Dax 30 Germania

🔽SUGGERIMENTO INIZIALE🔽

Rispetto alle singole azioni, gli indici offrono maggiore equilibrio e quindi maggiore sicurezza. Nonostante ciò, anch’essi possono presentare fasi di rialzo alternate a fasi di ribasso. Diventa quindi importante sapere anche come investire, utilizzando strumenti come i CFD che sono stati pensati proprio per sfruttare le situazioni altalenanti a proprio vantaggio.

Una delle migliori piattaforme a offrire questi strumenti è eToro. Qui puoi trovare un ampio numero di indici negoziabili in CFD, approfittando di standard di sicurezza elevati e condizioni veramente vantaggiose. Senza dimenticare, per chi è alle prime armi, la possibilità di copiare le operazioni di altri trader più esperti che investono in indici, così da ottenere i loro stessi risultati (in rapporto al capitale investito).

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Dow Jones

Il Dow Jones Industrial Average, noto comunemente come Dow Jones, è un indice azionario che rappresenta una selezione di 30 delle più grandi e influenti società quotate in borsa negli Stati Uniti. È stato creato nel 1896 da Charles Dow e Edward Jones ed è uno dei più antichi e seguiti indici di mercato al mondo. Il Dow Jones è spesso utilizzato come barometro per valutare la salute generale dell’economia statunitense e globale, poiché le società componenti coprono diversi settori dell’industria.

La storia del Dow Jones è caratterizzata da alti e bassi, con periodi di crescita economica e recessione. Nel corso degli anni, ha subito numerose trasformazioni e adattamenti per riflettere meglio l’evoluzione del mercato azionario. L’indice ha raggiunto il suo massimo storico il 14 marzo 2022, superando i 37.000 punti, ma è importante notare che l’andamento storico dell’indice è stato caratterizzato da vari periodi di volatilità e correzioni di mercato, come ogni tipo di strumento finanziario.

Ftse 100

Il FTSE 100, abbreviazione di Financial Times Stock Exchange 100 Index, è un indice azionario britannico che rappresenta le 100 società con la capitalizzazione di mercato più elevata quotate sulla Borsa di Londra. È uno degli indici più seguiti nel Regno Unito e fornisce un’indicazione delle prestazioni del mercato azionario britannico nel suo complesso. È stato creato nel 1984 con un valore base di 1,000 punti ed è stato utilizzato come punto di riferimento per gli investitori e i professionisti del settore finanziario per monitorare l’andamento delle principali società quotate nel Regno Unito.

Nella sua storia, il FTSE 100 ha subito variazioni significative in risposta a eventi economici e politici globali, come la crisi finanziaria del 2008 e la Brexit. Ha raggiunto il suo massimo storico a oltre 7,800 punti nel maggio 2018, ma ha sperimentato anche periodi di declino a seguito di vari scossoni geopolitici. 

Nasdaq

Il NASDAQ è un acronimo di National Association of Securities Dealers Automated Quotations, ed è uno dei principali mercati finanziari degli Stati Uniti, specializzato nella negoziazione di titoli azionari di società tecnologiche e quotate. È stato fondato nel 1971 come il primo mercato azionario completamente elettronico al mondo, introducendo innovazioni come il sistema di quotazione automatizzato.

Nel corso degli anni, il NASDAQ ha guadagnato notorietà per le sue società tecnologiche di punta, tra cui giganti come Apple, Amazon, Microsoft e Alphabet (la società madre di Google). L’andamento storico del NASDAQ è stato caratterizzato da periodi di forte crescita durante le fasi di boom tecnologico, come negli anni ’90, ma anche da correzioni significative, come il crollo delle dot-com nel 2000. Tuttavia, nel complesso, il NASDAQ è cresciuto costantemente ed è diventato uno dei mercati finanziari più influenti al mondo.

Ibex 35

L’Ibex 35 è l’indice di riferimento della borsa spagnola, che rappresenta le 35 principali società quotate sulla Borsa di Madrid. È stato creato il 14 gennaio 1992 con una base di 3.000 punti, ed è stato progettato per riflettere l’andamento delle aziende più significative e negoziabili in Spagna.

L’Ibex 35 è soggetto a fluttuazioni significative dovute a eventi economici e politici, e la sua storia ha visto periodi di crescita e declino in risposta a tali fattori, oltre a impatti globali come la crisi finanziaria del 2008. Nel corso degli anni, l’Ibex 35 è stato considerato un indicatore importante della salute economica della Spagna e ha attirato l’attenzione degli investitori internazionali.

Ftse Mib

Il FTSE MIB, acronimo di Financial Times Stock Exchange Milan Index, è l’indice principale della Borsa Italiana, che rappresenta le performance delle 40 maggiori società quotate in Italia. È ampiamente utilizzato come indicatore dell’andamento del mercato azionario italiano ed è gestito dalla FTSE Russell, una società specializzata in indici finanziari.

La storia del FTSE MIB risale al 1997 quando è stato introdotto per sostituire l’indice MIB-30. Nel corso degli anni, ha subito variazioni significative nella composizione delle società quotate a causa di fusioni, acquisizioni e cambiamenti nel mercato italiano.

Hang Seng

L’Hang Seng Index, abbreviato come HSI, è un importante indice di borsa che rappresenta il mercato azionario di Hong Kong. È stato creato nel 1969 ed è gestito da Hang Seng Indexes Company Limited, una sussidiaria di Hang Seng Bank. Questo indice è ampiamente utilizzato come barometro per valutare l’andamento del mercato azionario di Hong Kong ed è composto dalle azioni delle principali società quotate nella Hong Kong Stock Exchange (HKEX).

Nel corso della sua storia, l’Hang Seng Index è stato testimone di periodi di crescita economica esplosiva e di periodi di turbolenza finanziaria, ma è rimasto comunque l’indice prediletto per gli investitori che desiderano monitorare l’andamento dei mercati asiatici e globali.

DAX 30

Il DAX 30, abbreviazione di Deutscher Aktienindex 30, è l’indice di riferimento della borsa tedesca e rappresenta le performance delle 30 più grandi società quotate alla Borsa di Francoforte. È stato creato nel 1988 e ha un’importante storia nella finanza europea, riflettendo l’andamento dell’economia tedesca e dell’intera zona euro. 

L’andamento storico del DAX 30 ha conosciuto periodi di crescita sostenuta, come durante il boom economico tedesco degli anni ’90, ma anche fasi di correzione e volatilità, come durante la crisi finanziaria globale del 2008. Nel complesso, l’indice ha dimostrato la sua resilienza nel lungo termine, riflettendo l’evoluzione dell’economia tedesca e l’importanza di molte delle sue aziende leader nei mercati internazionali.

Come investire sui principali indici mondiali?

Passiamo ora all’aspetto operativo. Per investire sui principali indici mondiali, come detto in apertura, è necessario rivolgersi ad un broker che ti permetta di negoziare i CFD. Parliamo di strumenti derivati che replicano l’andamento di un asset sottostante (in questo caso gli indici). Ciò ci permette, appunto, di investire direttamente sul loro andamento, sia esso al rialzo o al ribasso.

D’altronde, se è vero che possiamo comprare le azioni di una singola società, non possiamo invece comprare gli indici o parte di essi. Di conseguenza, l’unica alternativa è quella appunto di usare i CFD e investire su un trend rialzista oppure ribassista, a seconda di quelle che saranno le previsioni di Borsa.

Per investire sui principali indici mondiali ti basterà:

  1. Registrarti su una piattaforma di trading online – la procedura richiede solo pochi minuti, compresa la verifica dell’identità per il rispetto della normativa antiriciclaggio;
  2. Effettuare un deposito minimo – le cifre oggi si aggirano in media sui 50 €, come per il broker eToro. In alternativa puoi usare un conto demo gratuito che non richiede alcun deposito iniziale;
  3. Trovare l’indice su cui investire – sfruttando il pratico motore di ricerca interno della piattaforma troverai tutti gli asset di questa categoria con la relativa quotazione in tempo reale;
  4. Aprire una posizione – scegli se investire al rialzo o al ribasso, la cifra che vuoi impiegare e clicca su “compra” o “vendi”.

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Migliori broker per investire in indici

Per operare con i CFD possiamo rivolgerci a piattaforme sicure e regolamentate, accessibili anche ai trader meno esperti e capitalizzati. A tal proposito, la nostra redazione ha fatto un’analisi su quali sono i migliori broker per investire in indici e la nostra scelta è ricaduta su eToro ed XTB: vediamo perché.

eToro

eToro è il nome più importante nel panorama del trading online. Oltre ad essere estremamente sicuro, mette a disposizione dei propri utenti una piattaforma accessibile, leggera e reattiva sulla quale investire in indici o su numerosi altri asset provenienti da tutti i principali mercati finanziari.

Il primo vantaggio di scegliere eToro è il suo deposito minimo, inferiore alla media di mercato: solo 50 €. A ciò si aggiunge la possibilità di interagire con gli altri utenti attraverso il Social Trading, così da scambiare preziose opinioni e consigli sulle strategie da seguire.

Come se non bastasse, su eToro è anche possibile copiare le operazioni degli altri trader con il Copy Trading: dovrai solo individuare coloro che investono in indici con i migliori rendimenti (in rapporto alla tua propensione al rischio) e potrai ottenere i loro stessi risultati, senza fare nient’altro. I risultati che otterrai saranno proporzionali al capitale investito.

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XTB

XTB è un altro broker molto interessante per chi vuole investire in indici, perché vanta uno dei cataloghi CFD più completi in circolazione (oltre a offrire condizioni veramente vantaggiose per la loro negoziazione). Qui potrai approfittare di 2 differenti piattaforme: una WebTrader, semplice ed essenziale, e xStation 5, piattaforma proprietaria completa di tutti gli strumenti di analisi in tempo reale che ti servono per investire in modo professionale sui principali indici mondiali.

Molto apprezzata è anche la sezione formativa di XTB: la xStation Academy propone, infatti, a tutti i trader registrati, un percorso formativo completo, capace di soddisfare le esigenze sia dei trader esperti, sia di chi parte da zero.

I suoi moduli sono sviluppati con un linguaggio semplice e numerosi esempi pratici, che ti mostrano come investire in indici in maniera competente e riducendo al minimo i rischi. Il corso è totalmente gratuito ed è accessibile con una semplice registrazione, anche in modalità demo.

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Principali indici mondial

Conclusioni

I principali indici mondiali rappresentano non solo un’ottima sintesi dell’andamento generale dell’economia interna, ma anche un’ottima opportunità di investimento.

L’importante, come visto, è rivolgersi esclusivamente a broker sicuri e regolamentati che ti permettano di negoziare CFD, così da sfruttare a tuo vantaggio sia le situazioni di crescita del mercato, sia quelle di ribasso. Tali strumenti sono disponibili su tutte le migliori piattaforme di trading.

Tra tutte quelle presenti nel panorama finanziario, eToro è probabilmente la scelta più indicata per chi parte da zero, in virtù di uno strumento come il Copy Trading che ti permette di ottenere gli stessi risultati, proporzionalmente al capitale impiegato, di un trader con maggiore esperienza. Per iniziare, basta registrarsi e depositare almeno 50€.

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FAQ

Quali sono i principali indici mondiali?

I principali indici mondiali includono il Dow Jones Industrial Average (USA), il NASDAQ Composite (USA), il FTSE 100 (Regno Unito), il DAX 30 (Germania) e l’Hang Seng Index (Hong Kong). Questi indici rappresentano l’andamento delle principali economie globali e sono ampiamente seguiti dagli investitori di tutto il mondo.

Conviene investire nei principali indici mondiali?

Investire nei principali indici mondiali può essere una strategia di investimento valida per diversificare il proprio portafoglio e beneficiare dell’andamento generale dei mercati globali. Gli indici come il Dow Jones negli Stati Uniti o l’FTSE 100 nel Regno Unito sono spesso considerati indicatori di salute economica e rappresentano un’ampia varietà di settori.

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