Se siete alla ricerca di un Broker, ovvero di un intermediario finanziario che vi permetta di negoziare degli strumenti finanziari, che siano azioni, materie prime, valute o ETF, vi imbatterete in due principali tipologie di Broker, fra cui dovrete scegliere: I Broker No Dealing Desk (NDD) e Broker Dealing Desk (DD) , noti anche come Broker market maker.
I Broker Dealing Desk (o market maker) creano il mercato basandosi sul sottostante, mentre i Broker NDD agiscono semplicemente da intermediari fra il trader e il mercato reale, ricevendo in cambio una commissione.
I Broker market maker (MM) sono essenziali per il buon funzionamento del mercato, perché fanno incontrare sempre domanda e offerta, anche in condizioni di scarsa liquidità e in questa guida esamineremo le loro caratteristiche, i vantaggi, gli svantaggi e gli eventuali rischi.
Broker market maker:
| 🏛 Cosa sono? | Intermediari che generano liquidità sul mercato |
| 📈 Come funzionano? | Fanno incontrare domanda e offerta |
| 💸 Come guadagnano? | Guadagnano dagli spread |
| ⭐ Migliori Broker market maker |
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Indice
Broker market maker significato
Un Broker market maker è un broker che fornisce liquidità al mercato ponendosi come controparte rispetto ai trader e facendo sempre combaciare domanda e offerta.
Questa tipologie di Broker, che spesso viene denigrata, in realtà è essenziale per il funzionamento dei mercati e per garantire liquidità nelle transazioni.
Garantiscono operazioni rapide anche nei mercati illiquidi e questo è un enorme vantaggio per i trader, che in cambio “pagano” solo un piccolo spread, che non è altro che il differenziale fra prezzo bid/ask (prezzo d’acquisto e di vendita).
Anche se molti parlano di rischi di “manipolazione del mercato” in realtà l’obiettivo di questi intermediari è semplicemente creare liquidità a far eseguire tutte le operazioni a mercato senza intoppi, riquotazioni o addirittura mancate esecuzioni.
Tipologie di Broker market maker
Esistono due tipologie principali di Broker market maker: istituzionali e al dettaglio.
- I market maker istituzionali possono essere banche o altre grandi società finanziarie, che di solito offrono una quotazione bid/ask ad altre banche, istituzioni, Broker ECN o anche Broker market maker al dettaglio.
- I market maker al dettaglio sono generalmente società dedicate all’offerta di servizi di trading orientati ai singoli trader, professionisti e non.
Cosa fa un Broker market maker?
Come abbiamo detto un Broker MM genera liquidità e lo fa acquistando e vendendo continuamente gli asset che offre ai suoi utenti, in modo da offrire sempre una controparte a qualsiasi trader.
In sostanza le funzioni principali di questi Broker sono:
- Impostare i prezzi bid e ask sulla piattaforma di trading
- Accettare offerte a questi prezzi (entro determinati limiti) evitando il “No execute”
- Gestire la liquidità eccedente per mantenere il mercato in equilibrio
I Broker market maker possono guadagnare con lo spread bid/ask e non hanno bisogno di aggiungere commissioni sull’eseguito, perché si prendono il “rischio” della quotazione, fornendo il prezzo e la liquidità al mercato.
E’ ovvio che un maggior quantitativo di transazioni genera maggiori profitti per questi intermediari finanziari.
Questo però non significa che i market maker manipolino il mercato senza un criterio, infatti i prezzi devono restare competitivi, altrimenti nessun trader farebbe transazioni.
Broker non market maker
Visto che esistono anche dei Broker NON market maker, vediamo di capire cosa sono, come funzionano e che differenze ci sono fra le varie tipologie di intermediari che non creano liquidità.
Broker ECN
Un Broker ECN (Electronic Communication Network) può essere visto come un intermediario tra acquirenti e venditori senza alcun interesse a manipolare i prezzi, non fa che trasferire la quotazione al fornitore di liquidità così com’è.
Solitamente questa tipologia di intermediari fa pagare una commissione fissa o variabile in base all’ammontare tradato.
Lo spread c’è ugualmente ma è solitamente inferiore a quello previsto dai market maker.
Ovviamente fare trading con un Broker ECN può essere conveniente se si fanno poche operazioni di trading muovendo grosse cifre, in quel caso le commissioni di trading saranno “quasi ininfluenti”.
Ma se al contrario siete soliti fare molte operazioni a mercato muovendo piccoli importi, parliamo di scalping o day trading, ecco che le commissioni potrebbero intaccare gravemente l’eventuale profitto.
Questo significa che la scelta del Broker non è una questione di simpatie ma dev’essere ponderata in base alle esigenze del singolo trader.
Broker STP
I Broker STP sono molto simili agli ECN ma quando ricevono l’ordine da parte del trader, lo inoltrano direttamente al proprio liquidity provider, senza usare un Dealing Desk.
Anche in questo caso il profitto dell’intermediario finanziario deriva principalmente dalle commissioni che farà pagare ai trader.
Broker ibridi
I Broker ibridi possono comportarsi di volta in volta come un ECN (o un STP) oppure come un market maker, a seconda delle necessità.
Questi intermediari spesso gestiscono i piccoli trade internamente, come un market maker, mentre le operazioni più “voluminose” vengono passate direttamente ad un fornitore di liquidità, come un ECN.
La popolarità del modello ibrido è giustificata in quanto consente agli intermediari di trarre vantaggio dai due modelli di trader sopra menzionati.
Molti di questi Broker permettono al trader di scegliere come intende negoziare, offrendo le due opzioni disponibili.
Migliori Broker market maker
I vantaggi dei Broker market maker sono superiori agli svantaggi, specialmente se fate piccoli investimenti e preferite poter fare un maggior numero di operazioni a mercato senza dovervi preoccupare delle commissioni che graverebbero usando i Broker ECN.
Inoltre questi intermediari evitano quelle drammatiche situazioni in cui, sul mercato reale manca la liquidità, ovvero non c’è una controparte alla vostra operazione e questa rimane in sospeso.
Nelle brevi recensioni che seguono abbiamo descritto le caratteristiche dei migliori Broker market maker sul mercato. I primi due in realtà sono Broker ibridi e potete decidere voi se utilizzarli come market maker o come STP.
eToro
eToro è un Broker da 25 milioni di iscritti e svariate licenze all’attivo, che ne confermano il livello di sicurezza e affidabilità raggiunto.
Si tratta di uno dei migliori Broker market maker al mondo, con migliaia di strumenti finanziari negoziabili tramite i CFD e degli spread molto bassi. Fra questi strumenti ricordiamo : azioni, indici, valute, materie prime, etf e criptovalute.
Ma eToro è anche un Broker STP, che permette di comprare azioni e criptovalute direttamente a mercato, in maniera “tradizionale”. Questo lo rende un Borker ibrido, che offre ai propri utenti la possibilità di decidere come investire.
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XTB
XTB è un Broker autorizzato dalla CySEC , un ente regolatore prestigioso, che conferma l’affidabilità di questo intermediario e gli permette di offrire i suoi servizi in tutta l’Unione Europea.
Anche XTB è un Broker ibrido, si comporta infatti come Broker market maker per il trading di Forex e CFD (azioni, indici, materie prime, etf e criptovalute) , mentre offre anche l’acquisto diretto di azioni, proprio come un Broker STP.
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La piattaforma di trading che permette di negoziare sui mercati si chiama xStation 5 ed è uno dei software più completi in assoluto. Se deciderete di negoziare con leva, usando XTB come un Broker market maker, non pagherete commissioni di trading, ma solo un piccolo spread bid/ask. Anche nel caso vogliate usare XTB per acquistare azioni direttamente a mercato (Broker STP), non pagherete commissioni.
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Capex è Broker fra i più affidabili sul mercato, provvisto di numerose licenze all’attivo, compresa quella rilasciata dalla CySEC.
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AvaTrade è uno dei Broker market maker in più rapida ascesa a livello europeo ed è regolamentato dalla HCMC con licenza 2/11/24.5.1994.
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AvaTrade permette di utilizzare la piattaforma Web o la MetaTrader 4 e con entrambe potrete fare trading senza pagare commissioni sui CFD di azioni, indici, materie prime, criptovalute e Forex.
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Pro e contro dei Broker market maker
Pro:
- Possono fornire liquidità in ogni momento
- Spesso sono senza commissioni
- I requisiti di deposito minimo sono inferiori
- Permettono di negoziare mini-lotti e micro-lotti
- Non si rischia la mancata esecuzione dell’ordine
Contro:
- Gli spread possono essere più alti
- Le velocità di esecuzione può richiedere più tempo (slippage)
- C’è un potenziale conflitto di interessi
Conclusioni
I Broker market maker sono fondamentali perché sono sempre pronti a comprare e vendere fintanto che il trader è disposto a pagare uno specifico prezzo.
Questi intermediari finanziari agiscono essenzialmente come grossisti acquistando e vendendo asset per dare liquidità al mercato ed evitare le spiacevoli situazioni di “mancata esecuzione” che possono capitare con altre tipologie di Broker.
A differenza dei Broker ECN o STP , i market maker non richiedono commissioni di trading ma guadagnano solo dagli spread, i differenziali fra prezzi d’acquisto e di vendita di un titolo.
Possono anche fare da controparte alla vostra operazione di trading ma il loro tornaconto non deriva dallo “scommettere” contro di voi, ma più semplicemente dagli spread delle vostre operazioni a mercato.
Scegliere un Broker MM o un ECN dipende essenzialmente dalla strategia di trading, dalla frequenza e dal capitale che avete a disposizione.
Semplificando molto possiamo dire che:
- I trader ben capitalizzati che fanno poche operazioni al mese muovendo grossi importi, possono usare un Broker ECN o STP.
- I trader con capitali modesti, che fanno anche diverse operazioni ogni giorno spostando piccole cifre e devono risparmiare sulle commissioni per andare a profitto, sono certamente avvantaggiati dai Broker MM.
Per tagliare la testa al toro vi consigliamo di usare eToro, che si comporta da Broker market maker ma anche da Broker STP. Potete dunque scegliere come negoziare a seconda delle vostre esigenze, senza dover cambiare piattaforma.
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FAQ
Un market maker è un Broker che fornisce liquidità al mercato, permettendo sempre l’esecuzione degli ordini.
No, stabiliscono i prezzi per far sempre combaciare domanda e offerta, ma senza manipolazioni.
Di solito si, perché fanno pagare uno spread maggiore ai trader.
In teoria potrebbe esserci ma solitamente questi intermediari guadagnano dagli spread e non piazzano “scommesse” contro i propri utenti.